lunedì 17 aprile 2017

Cassata al forno a modo mio





Può una siciliana non fare almeno a Pasqua una cassata? Ho scelto la versione antica, quella con la frolla perché (e qui i siciliani inorridiranno), trovo la versione con pasta di mandorla troppo dolce e stucchevole (essere cresciuta in Piemonte ha indiscutibilmente lasciato il segno).  Dove nasce questo dolce?  È alla Palermo del periodo arabo che bisogna risalire, in quella che all’epoca (XI secolo) era la città più grande d’Europa. Gli arabi avevano importato nell’isola vari prodotti: dal pistacchio agli agrumi, dalla mandorla alla canna da zucchero. Secondo la tradizione, una notte un pastore decise di mescolare la ricotta di pecora con lo zucchero o il miele. E chiamò questo dolce “quas’at (bacinella), dal nome della ciotola in cui era contenuto l’impasto. Successivamente, alla corte palermitana dell’emiro in piazza Kalsa, i cuochi decisero di avvolgere l’impasto in una sfoglia di pasta frolla, da cuocere poi in forno. Nacque così la cassata al forno, la più antica delle versioni di questo dolce.

La versione tradizionale è composta da pasta frolla impastata con strutto, pan di spagna e crema di ricotta di pecora con gocce di cioccolata. Io ho voluto rielaborarla apportando delle piccole modifiche che la rendessero più accattivante, senza  stravolgere però l’originalità della ricetta.
Ingredienti

Pan di spagna al cacao
3 uova intere (a temperatura ambiente)
2 tuorli
90 g di zucchero
80 g di farina
25 g di amido di frumento (o fecola di patate o amido di mais)
15 g di cacao amaro in polvere

Pasta frolla
460 g di farina per dolci (con poche proteine)
80 g farina di mandorle
250 g di burro freddo
160 g di zucchero ultrafine (passato al macinacaffè o a velo)
2 uova intere
buccia di un limone grattugiata
un pizzico di sale

Crema di ricotta
1000 g di ricotta di pecora
300 g di zucchero
mezza bacca di vaniglia
100 g di gocce di cioccolato fondente

Il giorno precedente alla cottura prepariamo il pan di spagna,  la frolla e mettiamo a sgocciolare la ricotta di pecora in modo che perda tutto il siero.
Pan di spagnaScaldare il forno a 180 gradi.  Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 26 cm. Mescolare e setacciare farina amido e cacao. In una ciotola montare  uova,  tuorli e zucchero  con la frusta a fili alla max velocità per circa 15 minuti,  fino ad avere una massa voluminosa che “scrive”.
Unire poco alla volta la miscela di poveri mescolando delicatamente dall’alto verso il basso con una spatola, versare immediatamente nella teglia imburrata e infarinata ed infornare a 180 gradi per 20 minuti. Sformare e lasciar raffreddare su una gratella,  coprire con pellicola e riporre in frigorifero.
Pasta frollaIntridere la farina col burro tagliato  a piccoli pezzi,  fino ad avere un briciolame, unire lo zucchero, il sale e le uova  ed impastare velocemente.  Riporre in frigorifero, avvolto in pellicola,.
Il giorno della cottura
Setacciare la ricotta (non frullarla altrimenti diventa troppo morbida), unire zucchero e la polpa della vaniglia.  Amalgamare bene poi unire le gocce di cioccolato.
Composizione del dolce
Scaldare il forno a 180°C. Lavorare molto brevemente la frolla in modo da renderla malleabile, stenderla sul piano infarinato allo spessore di  3-5 mm e foderare il fondo e le pareti di uno stampo a cerniera apribile (diametro 26, altezza circa 7 cm) precedentemente imburrato e infarinato (oppure ricoperto con carta forno).  Praticare dei  fori con una forchetta in modo che la pasta non gonfi in cottura (foto 1).  Poggiare sopra  uno strato di pan di spagna al cacao alto non più di un cm (foto 2), versare tutta la crema e livellare (foto 3), coprire con un altro strato di pds al cacao (foto 4). Chiudere con un disco di pasta frolla stesa come in precedenza e forata (foto 5).
Cuocere in forno a 180 gradi per circa 50 minuti. Lasciar raffreddare e sformare su un piatto da portata, maneggiando con cautela perché si rischia di romperla. L'ideale è prepararla un giorno prima: sarà sicuramente più buona! Prima di servire decorare con zucchero a velo.

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