lunedì 1 maggio 2017

Pizza Persefone

Eccomi giunta alla seconda fase dello StraContest Strapizza: sono passata in semifinale. Ho pensato molto a quale pizza poter proporre in questa fase, e come sempre accade più penso, più il vuoto si impadronisce della mia mente! Le idee migliori mi vengono all’improvviso, dal nulla. Ho letto un bellissimo libro recentemente. L’amore prima di noi di Paola Mastrocola: i miti greci come non li hanno mai raccontati. Un libro da leggere e rileggere perché ogni volta cogli un dettaglio diverso….un libro che emoziona e fa riflettere….La storia di Ade e Persefone è una delle mie preferite. Ade rapisce Persefone mentre raccoglie narcisi, la porta con sé nel regno dei morti e per potervi rimanere Persefone mangia i chicchi del melograno; ha compreso che non esiste felicià senza dolore, luce senza buio, vita senza morte, che ogni cosa vive del suo contrario e che tutto, sempre, è in continua trasformazione….. L’idea di rappresentare il personaggio di Persefone è arrivata al supermercato, mentre gironzolo tra i banchi della frutta, spingo il mio carrello e lo sguardo mi cade su una cassetta che contiene dei melograni. Il melograno.. Persefone mangia i chicchi di melograno …Persefone: la luce e il buio…




Pizza Persefone
Persefone ha scelto consapevolmente di mangiare i chicchi del melograno. L'amore é cambiamento.. da quel momento ci sono le stagioni. Il tempo della vita e della morte. Ogni cosa vivrà del suo contrario... il nostro essere in fondo é uguale: esistono anche le stagioni dell'anima. Dentro di noi tutto è sempre in continua trasformazione: un pò abitiamo terre solari e un po' sconfiniamo, a volte, senza volerlo, in zone imperscrutabili di buio. (L'amore prima di noi. P. Mastrocola)
Ingredienti
600 g farina Strapizza Classica
370 g acqua (16 gradi)
15 g sale marino integrale
15 g olio EVO
0,5 g ldb disidratato
Per la farcitura parte "zone imperscrutabili di buio"
Mozzarella al nero di seppia (autoprodotta) tagliata a listarelle
Cavolo riccio viola cotto al vapore e passato in padella con olio evo e poco sale aglio e peperoncino
Olive kalamon (greche ovviamente!)
Filetti di alici in salamoia
Per la parte "terre solari"
Mozzarella fior di latte tagliata a listarelle
Fiori di zucca ripieni (con ricotta di pecora condita con olio evo, pepe nero e capperi tritati), e passati al forno a 160 gradi per 15 min
Pomodorini pachino IGP
Basilico fresco
Chicchi di melograno
Sciogliere il lievito in 350 g di acqua a 16 gradi (calcolati in base alla T ambiente) versare nella ciotola dell'impastatrice (la mia a spirale), unire la farina e impastare in prima velocitá per cinque minuti circa poi unire il sale idratato con la restante acqua. Quando l'impasto si presenta omogeneo unire l'olio e lavorare fino a che sia liscio ed elastico, e con temperatura finale di 24 gradi. Riporlo in una ciotola unta, coprire ermeticamente e lasciar lievitare 16 ore a 16 gradi (in cantina)
Dare un giro di pieghe e lasciar riposare 1 ora a temperatura ambiente. 
Suddividere in tre panetti da 300 g, arrotondarli e porli in contenitore a chiusura ermetica a lievitare a T ambiente (21 gradi) per 4-5 ore.
Mettere la pasta avanzata in frigorifero per il cordoncino divisorio (circa 50 g). 
Stendere su piano abbondantemente infarinato facendo pressione dal centro verso l'esterno badando a non schiacciare il bordo. 
Formare con 20 g di pasta tenuta in frigo, un cordoncino lungo e sottile, schiacciarlo leggermente e posizionarlo al centro della pizza formando una S. 
Infornare su refrattaria, posizionata nella parte alta del forno precedentemente scaldato da un'ora a 300 gradi, fino a leggera coloritura (2-3 minuti) estrarre dal forno e distribuire la mozzarella bianca e i pomodorini in una sezione e la mozzarella nera nell'altra.
Rimettere in forno e completare la cottura. All'uscita del forno completare la parte bianca con i fiori di zucca ripieni, foglie di basilico e olio evo; la parte nera con ciuffi di cavolo viola preparati in precedenza, olive, alici e olio evo. Lungo il cordoncino centrale distribuire dei chicchi di melograno.





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