Crosta sottile e croccante, interno quasi vuoto con poca mollica
soffice e bianca, la biova, le cui origini sono molto antiche, è la più diffusa tipologia di pane nel
Piemonte.
L’impasto è costituito da farina di grano tenero, lievito di
birra, acqua, sale e strutto (o olio
extravergine di oliva), la particolare lavorazione conferisce a questo pane le caratteristiche che lo contraddistinguono.
NB: per il taglio di questo pane è necessaria una spatola
specifica che crea un taglio con due bordi aperti (la trovate facilmente su
internet cercando taglia biove).
Dosi per 8 biove
PREIMPASTO
- 500 g di farina 00 forte (w 360-400, 14 g proteine)
- 250 g di acqua a temperatura ambiente (18-20°C)
- 0.5-1 g di lievito di birra fresco
In una ciotola setacciare la farina. Sciogliere il lievito
nell’acqua, unirlo alla farina ed impastare a mano grossolanamente solo il
tempo necessario a far assorbire l’acqua e ad idratare tutta la farina
(temperatura finale dell’impasto 18-20°C)
Coprire con pellicola e far lievitare a 18-20°C per 20-24 ore
IMPASTO FINALE
- 250 g di farina tipo 1 o tipo 0 di media forza (w 220-260, 11-12 g proteine)
- Tutto il preimpasto del giorno precedente
- 140 g di acqua
- 15 g di sale
- 4 g di malto d’orzo
- 25 g di strutto (oppure olio extravergine di oliva )
- 8 g di lievito di birra fresco
Impastare il preimpasto lievitato con gli altri ingredienti ad eccezione del
sale e dello strutto che vanno aggiunti alla fine, prima il sale e
quando è stato assorbito lo strutto a pezzetti. E’ un impasto abbastanza sodo che può essere
lavorato anche a mano impastando energicamente sul piano di lavoro. Quando si è
ottenuto un impasto liscio e omogeneo coprire con pellicola e far riposare 30
minuti a temperatura ambiente.
Procediamo alla spezzatura e formatura (Qui il video). Dividere l’impasto in 4 parti da circa 290 g ciascuno, fare una
preforma a filoncino,
far riposare una decina di minuti coperto poi col
mattarello sul piano infarinato stendere formando una lunga striscia. Ripiegare i lati lunghi verso l’interno in modo da avere una larghezza di circa 4-5 cm, stendere nuovamente e partendo da un’estremità arrotolare stretto in modo da avere una grande girella.
Posizionare le 4 girelle su un telo infarinato e far
lievitare 1 ora e ½ al caldo (26-28°C).
Tagliare le girelle esattamente a metà con l’apposita
spatola taglia biove, metterle con l’apertura in alto e con una lametta
incidere leggermente in centro in modo da favorire l’apertura durante la cottura
Infornare in forno preriscaldato a 200-220°C senza vapore, con
lo sportello in fessura (leggermente aperto) per 5 minuti. Chiudere lo sportello e
proseguire la cottura per altri 25 minuti (il tempo totale dipende comunque
dalla pezzatura).
E’ possibile fare pezzature diverse, ad esempio dividendo l’impasto
in 8 parti per ottenere 16 piccole biovette. Se come me ne avete fatte in abbondanza, mentre la prima infornata cuoce, mantenete in frigorifero le altre girelle in modo che non passino di lievitazione. Il raffreddamento inoltre, ne migliorerà lo sviluppo.
Consiglio di consumarlo in breve tempo per gustarne appieno la fragranza, la consistenza ed il profumo. Se come me ne preparate in abbondanza è meglio congelarlo.
NB: E' VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE E LA PUBBLICAZIONE SENZA ESPLICITO CONSENSO DELLA SCRIVENTE, DI QUESTA RICETTA E DELLE FOTO IN ESSA CONTENUTE, COME DI TUTTE LE ALTRE PRESENTI NEL BLOG.
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