Lucca è una città affascinante, ricca di storia e di cultura, con un
patrimonio eno-gastronomico eccezionale. Si possono visitare le molte chiese,
ascoltare concerti di Puccini, passeggiare sulle mura, salire sulle torri, ma…..
“Chi viene a Lucca e ‘un mangia
il buccellato è come se a Lucca ‘un ci fosse mai stato”
Il Buccellato è un
pane dolce, arricchito da anice
ed uva passa. La superficie
esterna è lucida e di colore bruno, mentre, internamente, la mollica si presenta chiara,
soffice e profumatissima. Deve probabilmente il suo nome al buccellatum: in epoca romana, infatti, questo termine
latino faceva riferimento ad un pane con la forma di una ciambella costituito da tanti piccoli panini affiancati (le buccellae, ossia i “bocconi”) che creavano una corona.
La prima descrizione
del Buccellato appare in un documento del 1485 e pare che proprio la Repubblica di
Lucca, visto l’elevato consumo di questo prodotto, avesse applicato nel 1578
una tassa sul dolce, per poter ricostruire gli argini del fiume Serchio.
Il Buccellato a
Lucca si mangia dal Taddeucci, che dal 1881 produce il miglior Buccellato della zona. Sono
stata due volte in questa pasticceria, in occasione di una breve vacanza. Ovviamente
la loro ricetta è segretissima, ma sono riuscita comunque a carpire alla poco
loquace banconista, qualche utilissima indicazione: nell’impasto (che è come
quello del pane ma leggermente addolcito, non
ci sono uova né burro). La mia
ricetta si basa su quella trovata su un libro di ricette tipiche lucchesi, ma,
giacchè conteneva diversi errori (non era indicata la quantità di acqua né il
sale), l’ho rielaborata tenendo in considerazione
il sapore e la consistenza del Buccellato Taddeucci. Il risultato è eccellente, nulla da invidiare al
blasonato fratello!
Ingredienti
500 g farina tipo 1 macinata a pietra (12-13 g proteine)
100 g lievito naturale liquido
(idratato 100%) rinfrescato e maturo
250 g acqua
3 g lievito di birra
disidratato (oppure 10 g fresco)
60 g zucchero
50 g strutto
60 g di uvetta disidratata
5 g di semi di anice
7 g di sale fino
1 albume per
spennellare
per lucidare: 3 cucchiai di zucchero e 3 di acqua (far
bollire e tenere da parte)
Se si usa lievito naturale
solido le dosi dei primi tre ingredienti sono le seguenti:
470 g farina tipo 1 (12-13 g proteine)
120 g lievito naturale solido (idratato
al 50%) rinfrescato e maturo
260 g acqua
Gli altri
ingredienti rimangono invariati.
Procedimento
Mettere in ammollo l’uvetta
in acqua tiepida per mezz’ora in modo
che si ammorbidisca. Sciogliere il lievito naturale e il lievito di birra in
acqua fresca, aggiungere la farina, lo
zucchero ed impastare molto bene (con l’impastatrice: gancio a spirale e velocità 1 per circa cinque
minuti). Aggiungere lo strutto ed il sale insieme e continuare ad impastare, se
si usa l’impastatrice aumentare la velocità a 1,5, fino a che la pasta sia
liscia e morbida, cioè fino a completo sviluppo del glutine. Fare sempre attenzione a non surriscaldare l’impasto,
altrimenti si rompe la maglia glutinica e non si avrà uno sviluppo ottimale.
Aggiungere infine i semi di anice e l’uvetta asciugata facendoli distribuire
bene nell’impasto.
Arrotondare l’impasto,
porlo in una ciotola, coprirlo con pellicola e porlo a lievitare a temperatura
ambiente fino al raddoppio. Dividere l’impasto
in due parti, il buccellato tradizionale pesa 600 g, con queste dosi abbiamo circa
1000 g di impasto, a voi la scelta: o un buccellato tradizionale ed uno più piccolo da 400 g come ho fatto io, oppure
due uguali da circa 500 g. Formare a palla, arrotondare (pirlare)
bene le due porzioni e lasciarle
riposare 20 min coperte da un telo di plastica. Con l’aiuto di un manico di
legno forare la parte centrale delle sfere creando un’apertura che, con le mani
andremo ad allargare progressivamente, fino ad avere un diametro di circa 18-20
cm
Usando una lametta praticare sei tagli sulla superficie del buccellato, spennellare con albume d’uovo e mettere in forno preriscaldato a 180°C per circa 25 minuti, fino ad avere una bella colorazione intensamente dorata. Sfornare e spennellare immediatamente con lo sciroppo di acqua e zucchero preparato in precedenza. Lasciar raffreddare e conservare in un sacchetto di plastica ben chiuso. Non so quanto durerà, il mio è sul tavolo ben chiuso, ma emana comunque un profumo irresistibile….
E ora che l'hai 'ucinato, te tu sei diventata la regina del buccellato!
RispondiEliminaMa grazie ❤️😘
EliminaE di UVETTA QUANTO CE NE VUOLE.
RispondiEliminaRicetta poco comprensibile
C’è scritto, basta leggere! Il web è pieno di ricette, ne cerchi una adatta al suo livello di comprensione.
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