Sin dall’epoca pre-romana, l’arrivo del solstizio d’estate
viene salutato con rituali propiziatori e festivi: fuochi magici che si
propongono di “aumentare la forza del sole” nel suo percorso verso il solstizio
d’inverno e di allontanare gli esseri fantastici che popolano la notte più
corta dell’anno. In Catalogna (Spagna) la Nit de San Juan (23 giugno) viene vissuta con
una speciale intensità e rievoca le feste ancestrali in onore del Re SOLE. Abitualmente festeggiata in famiglia o intorno ai numerosi falò, la notte si
riempie di luce, colori e suoni dai fuochi d'artificio, petardi, girandole e
razzi lanciati da piccoli e grandi verso un cielo magico e misterioso.
Imprescindibile su tutte le tavole è il piatto tipico della pasticceria
tradizionale catalana: la Coca de San Juan.
La coca si mangiava “al ras”, cioè, all'aperto sia in campagna sia in città,
perché la notte di San Giovanni è la notte della magia.
Il nome, che in catalano significa torta, deriva dal latino coquere, come per l’inglese “cake” e il
tedesco “kuchen”.
E’ una torta di pasta brioche stesa come una focaccia e
farcita con ingredienti in grado di
soddisfare tutti i gusti: crema, pinoli,
frutti canditi, ripiene, alla zucca, etc. Anche l’impasto viene preparato in
molti modi diversi, più sottile o più spugnosa, prima di essere farcita con panna,
crema o cioccolato.
La mia versione della coca ha, come quella tradizionale, crema
pasticcera e pinoli. Ho sostituito le ciliegie candite (che non amo molto) con
ciliegie disidratate. Ho effettuato una lievitazione mista (lievito di birra più LICOLI) che mi garantisce una migliore conservabilità e più aromi. Un dolce che è piaciuto moltissimo e la cui ricetta merita
di essere conservata e ripetuta. Ne ho fatto anche delle monoporzioni ottime
per la colazione.
Ingredienti
Per la brioche
500 g farina tipo 1 forte (w 360-390)
275 g latte fresco intero
100 g zucchero
2 uova intere
20 g lievito di birra fresco (oppure 7 g disidratato)
120 g burro
1 cucchiaio di olio evo
10 g sale
La buccia di un limone grattugiata (solo la parte gialla)
Mezzo cucchiaino di cannella in polvere
Versione a lievitazione mista
con LICOLI
440 g farina
205 g latte
120 g LICOLI rinfrescato due
volte e maturo
il resto tutto uguale
Per la crema pasticcera
400 g latte fresco intero
90 g zucchero semolato
2 tuorli d’uovo
1 uovo intero
20 g amido di mais
20 g amido di frumento
20 g burro
Buccia di limone (solo la parte gialla)
Una stecca di cannella o vaniglia
Ciliegie disidratate fatte rinvenire in poca acqua tiepida
ed asciugate oppure ciliegie candite
Pinoli
Procedimento
La sera prima prepariamo l’impasto brioche.
Sciogliere lo zucchero nel latte freddo, unire le uova, la
farina, il lievito di birra (eventualmente il LICOLI) ed impastare in prima velocità per 10 minuti.
Unire il sale idratato con un goccio di acqua e far assorbire, poi in tre volte il burro morbido e l’olio. Continuare
ad impastare fino a completo sviluppo della maglia glutinica (prova velo). Far
attenzione a non scaldare troppo l’impasto (temperatura max 26-27°C).
Riporre in una ciotola leggermente oliata, coprire
ermeticamente e riporre in frigorifero a 5°C per almeno 12 ore (io l’ho tenuta
18 ore, è importante usare una farina adatta altrimenti l’impasto non regge)
Il giorno dopo riprendere l’impasto e ancora freddo spezzarlo
in porzioni da 350 g . Arrotondarle e lasciare riposare 30 min. Infarinare
leggermente il piano di lavoro e con l’aiuto di un mattarello stendere allo
spessore di circa 1,5 cm.
Porre su teglie rivestite da carta da forno, coprire
e far lievitare circa due ore (dipende dalla temperatura ambiente), comunque
fino al raddoppio.
Mentre le torte lievitano prepariamo la crema pasticcera:
scaldare il latte con una scorzetta di limone e la cannella e lasciare in
infusione. Nel frattempo mescolare con una frusta i tuorli, l’uovo e lo
zucchero senza montare, unire gli amidi facendoli incorporare e poi il latte
caldo filtrato. Cuocere a fiamma bassa fino ad addensare, mescolando continuamente. Far intiepidire ed unire il burro (volendo si
può omettere) mescolando bene. Farla raffreddare ed introdurla in una sacca da
pasticceria munita di bocchetta liscia.
Scaldare il forno a 190 °C. Quando le basi sono raddoppiate
spennellarle con uovo intero sbattuto con un goccio di latte, decorarle a
piacere con la crema pasticcera senza coprire troppo, disporre le ciliegie e i
pinoli armoniosamente, spolverare di zucchero semolato ed infornare, abbassando la temperatura a 180°C, per circa
20 min.
Lasciar raffreddare su gratella e prima di servire spolverare a piacere
di zucchero a velo.Per le monoporzioni ho fatto delle palline da 70 g e proceduto allo stesso modo.
ricetta salvata,da provare al piu' presto,grazie per la condivisione
RispondiEliminaGrazie fammi sapere se ti è piaciuta 😊
EliminaSe uso la pm il procedimento è lo stesso?
RispondiEliminaDevo tenerlo in frigo per 12 ore anche se non è lievitato lo devo spezzettare e aspettare che raddoppi?
Ciao, ti chiedo scusa per la risposta tardiva, il tuo messaggio mi era sfuggito. Se fai lievitazione mista i passaggi sono uguali, se vuoi usare solo lievito madre, fai lievitare due tre ore a T ambiente e poi riponi l'impasto nella parte meno fredda del frigorifero. Ma queste sono indicazioni di massima, molto dipende da come si comporta la tua PM.
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