Non basta avere tra le mani una buona ricetta per ottenere
un ottimo risultato. La scelta degli ingredienti, le tecniche di impastamento,
la temperatura sono fondamentali per ottenere un buon prodotto. Trovare come
ingrediente in una ricetta ‘farina 00’ indica che è necessaria una farina raffinata, ma non fornisce nessuna
indicazione riguardo alla forza della stessa ( che deriva dal contenuto
proteico ed è un parametro molto importate
per scegliere correttamente). Esistono
farine 00 deboli (con quantità di proteine bassa) di media forza e
forti (quantità elevata di proteine). La forza di una farina ne determina
il comportamento in panificazione: è la capacità che ha una farina di assorbire
i liquidi durante l’impasto e trattenere l’anidride carbonica durante la
lievitazione.
Una farina è debole quando assorbe pochi liquidi nell’impasto, forma una
massa di glutine ridotta e durante la lievitazione trattiene meno gas. Si
utilizzano le farine deboli specialmente per la produzione di grissini,
focacce, pani rustici, biscotti e paste frolle, torte e prodotti caratterizzati
da poco volume.
Una farina è classificata come forte quando assorbe elevate percentuali
di liquidi e trattiene bene l’anidride carbonica. È in grado di formare più
glutine e il suo impasto è elastico e resistente. È consigliabile il suo
utilizzo specialmente per quei prodotti che richiedono molto sviluppo e lunga
lievitazione come, ad esempio, la rosetta soffiata, pani con biga, brioche, croissant. Si
utilizzano farine forti anche per i prodotti dolciari da ricorrenza: colomba,
panettone e pandoro. Una farina di forza media possiede caratteristiche intermedie tra le due
e viene utilizzata per pizza, focaccia e pane.
La forza della farina viene indicata da un valore numerico
preceduto dalla lettera W. La farina debole ha un valore W 80-100, mentre quella forte W 340-400. Questi valori sono indicati nelle confezioni di farina destinate
all'uso professionale, le grandi aziende molitorie producono farine tecniche
con valori di W specifici a seconda del prodotto da realizzare: esistono così la
farina sfoglia, la farina per brioche, la farina per pasta fresca, quella per
focaccia, quella per pizza a breve-media-lunga lievitazione, farina per
fritture, farina per pane…. Con questi prodotti il successo è quasi assicurato. Essendo destinate ai professionisti del settore però sono poco accessibili chi non lo è, il quale si deve accontentare di ciò che offre il commercio al
dettaglio. Alcuni produttori finalmente indicano nella confezione destinata al consumatore finale il valore
della forza, ma la maggior parte delle farine che troviamo al supermercato non forniscono questa indicazione.
Consiglio di leggere sempre in modo critico le indicazioni
del produttore, se volete un risultato
perfetto la farina va scelta accuratamente: quella “adatta a tutti gli usi” non esiste!
Valore W
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proteine in %
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Usi consigliati
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90-160
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9-10
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Biscotti crostate, pan di spagna, dolci in genere (non lievitati)
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170-200
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10-11
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Pane e pizza a impasto diretto semplice (in giornata), pancarrè, fette biscottate, grissini
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220-250
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11.5-12.5
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Baguettes, pane comune con impasto diretto, ciabatte a impasto diretto
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300-340
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13.5-14.5
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Pane lavorato, pasticceria lievitata, biga, impasto diretto lungo (fermentazione notturna) , pane per Hamburgher
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340-400
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>14
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Pane soffiato, pandoro, panettone, lievitati a lunga fermentazione
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