Per molti anni ho trascorso le vacanze estive in Sicilia, a San Giovanni Gemini, il paese in cui sono nata. Sono moltissimi i ricordi che conservo di quei luoghi e di quegli anni, immagini, profumi e sapori che sono ben impressi nella mia mente e nel mio cuore, momenti di vita semplice e straordinaria. Ancora bambina trascorrevo il pomeriggio con le zie di mamma e le vicine di casa. Sedute sulla via, con in grembo un gomitolo di filo, muovevano l’uncinetto con una velocità che sempre mi stupiva, creando meravigliosi pizzi in filo di Scozia. E tra una chiacchiera e l’altra si beveva il caffè e si gustavano i buonissimi biscotti tipici.
I viscotta ca giuggiulena non mancavano quasi mai, semplici biscotti al latte, che vengono rotolati nel sesamo prima della cottura. Chiamati Reginelle o viscotta inciminati (da cimino,
altro sinonimo di sesamo), si trovano praticamente in tutte le panetterie.
Fateli questi biscotti perché nella loro semplicità sono
buonissimi. Il sesamo inoltre ne aumenta il valore nutrizionale in modo significativo: è
ricchissimo principalmente in calcio ma rappresenta anche una buona fonte di fosforo, magnesio e ferro, manganese,
zinco e selenio. E’ ricco inoltre di acidi grassi mono- e polinsaturi che contribuiscono a ridurre i
livelli di colesterolo LDL nel sangue e ad incrementare la presenza di
colesterolo "buono" HDL.
La ricetta tradizionale prevede l’uso dello strutto anche se
molte pasticcerie, oramai, viene sostituito con il burro. Ho provato entrambe le
versioni e posso confermare con il burro sono più buoni. L’agente lievitante
usato è il bicarbonato acido di ammonio (che al supermercato troviamo come ammoniaca per dolci). Non vi fate spaventare dal forte odore di ammoniaca che si libererà
durante la cottura: è ciò che permette ai biscotti di lievitare (e non pensate
di sostituirla con lievito per dolci, come ho visto in varie ricette che girano
sul web, il risultato non sarà lo
stesso). Essendo una sostanza estremamente volatile, nei biscotti cotti e raffreddati non
ne rimarrà traccia.
Per rimanere fedele alla tradizione ho utilizzato la farina
di grano tenero Maiorca che da secoli viene coltivato in Sicilia ed anticamente utilizzata nella prepararazione dei dolci.
Ingredienti
- 400 g farina grano tenero Maiorca (oppure farina 00 per dolci)
- 140 g zucchero
- 100 g strutto (oppure burro)
- 1 uovo
- 60 g latte
- 1 cucchiaino di miele (io ho utilizzato quello di zagara)
- 4 g ammoniaca per dolci
- Un pizzico di sale
- La buccia grattugiata di mezzo limone non trattato (solo la parte gialla)
- Semi di sesamo
Intridere farina e strutto (o burro) freddo e tagliato in piccole parti, fino ad avere un briciolame. Se
si lavora con la planetaria montare la frusta K e far girare pochi minuti a
velocità 1. Unire lo zucchero, l’uovo, il sale, la buccia del limone grattugiata e il latte dove
avremo fatto sciogliere l’ammoniaca per dolci. Lavorare quanto basta ad avere
una massa compatta e ben amalgamata (se necessario aggiungere del latte poco alla volta).
Raccomando di non eccedere nell’impastamento allo scopo di evitare di formare il glutine e rendere i
biscotti più duri e meno friabili.
Avvolgere l’impasto in pellicola per alimenti e mettere in
frigorifero per almeno due ore.Trascorso il tempo necessario prendere l’impasto e ricavarne
dei cilindri della grossezza di un dito (circa 1, 1.5 cm di diametro).
Inumidirli passandoli su un telo bagnato e
strizzato (io uso del panno-carta), poi rotolarli nel sesamo. Tagliare dei bastoncini
di 3-4 cm circa di lunghezza (sembrano
piccoli ma in cottura raddoppieranno).
Porli in teglie rivestite da carta da
forno e infornare a 180-190°C fino a doratura (10-15 minuti circa).
I bambini li adoreranno nel latte (omettendo il sesamo e facendoli lunghi il doppio avrete dei buonissimi biscotti che si inzuppano meravigliosamente), agli adulti consiglio di gustarli anche a fine pasto accompagnandoli con del buon vino passito o del marsala.
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